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lunedì 23 dicembre 2019

Natale fra ottocento e novecento


di Danilo Montin

La novena di Natale… per nove giorni consecutivi dovevamo svegliarci prestissimo per partecipare alla santa messa delle ore 6.00. Faceva molto freddo e per raggiungere la chiesa dovevamo percorrere una stradina sterrata di circa 1 km, spesso ricoperta di neve. Per noi bambini, i campi imbiancati sembravano mandorlato ed i rami degli alberi, spesso erano piegati a terra dal peso della neve, apparendo come enormi giganti sconfitti…
La sera prima di Natale noi bambini eravamo tutti agitati, ma dovevamo andare a letto presto lo stesso. Le tavelle del sottotetto erano bianche brillanti dalla neve esterna o dal ghiaccio che si formava… ci mettevamo sotto le coperte con lo scaldino di brace… ma al risveglio il naso era sempre ghiacciato lo stesso. Si dormiva poco quella notte, perché il primo di tutti i fratelli e sorelle che si svegliava e correva di fretta dai genitori a fare gli auguri riceveva la mancia.
Ci mettevamo i vestiti della festa ed andavamo a messa a digiuno… con l’unico pensiero che al ritorno a casa avremmo trovato a pranzo le delizie che gli altri giorni dell’anno passavamo ad immaginare… Quando il periodo andava bene, si prendeva anche un pollo o una faraona e la si faceva arrosta. Un pezzo piccolo a ciascuno… e tutti si voleva mangiare la coscia! Poi frutta: fichi secchi e mandarini. Del mandarino mangiavamo anche la scorza.

BUON NATALE!




domenica 22 dicembre 2019

atti di nascita delle quattro sorelle di Angela Bonaldo, Maria Maddalena - Celeste - Valentina e Luigia, figlie di Pasquale e Candida Campagnolo

libro degli atti di nascita della Parrocchia di S. Rocco del luogo di Casoni

Maria Maddalena, nata il 20 settembre 1844 alle ore 10 antim.,
Celeste, nata il 2 gennaio 1846 alle ore una antim.,
Valentina, nata il 20 novembre 1847 alle ore 6 antim.,
Luigia, nata il 6 novembre 1850 alle ore 11 pomer.


venerdì 20 dicembre 2019

Il calore antico della cusina

di Alberta Bellussi

La nonna con la cesta della legna in parte diceva: “butto su un zochet che se no more el fogo”. E tutto il giorno, a intervalli più o meno brevi, per ravvivare il fuoco la nonna buttava su un zochet.  E alla mattina presto accendeva il fuoco, parche el ciape, co i botoli e i stec secchi. 

La cucina delle case dei nostri nonni era una stufa in ghisa smaltata e rispondeva a più funzioni: cucinare, riscaldare o scaldare l’acqua.  Aveva quattro porticine una per la legna, una per la cenere, un forno piu grande e uno più piccolo. La piastra in ghisa aveva degli anelli che si alzavano, sei in tutto, dal più grande al più piccolo che si chiudeva con un cerchio con un buchetto in mezzo che si alzava con un pichet de ferro. Si poteva alzare per dare una sistemata alla legna e ravvivare il fuoco.

Sopra la piastra in ghisa non mancavano mai pentole e pentolini, e ognuno aveva quelli secondo le proprie abitudini: “un teciet col pomo cot el va sempre ben” e poi le fette di polenta del pranzo che diventavano croccanti se le lasciavi sopra la piastra tutto il giorno e il pane del giorno prima lo trovavi dentro il forno che era diventato pan biscotà; in inverno una pentola col brodo, che poi lasciato sopra un giorno intero, diventava molto intenso.

Sul  filo di ferro sopra la piastra erano appese cazze e cazut di ogni tipo che servivano per prendere e mescolare, e poi una serie di presine, detti ciapin.

La stufa aveva anche la vaschetta dell'acqua sempre piena e sempre calda. Alla sera prendevi la cazza e riempivi con quell'acqua la butiglia che la nonna chiamava boza, da mettere sotto le coperte per scaldarsi i piedi, nella speranza che la boza non perdesse, sennò ti trovavi i piedi bagnati.

mercoledì 18 dicembre 2019

atto di nascita di Angela Bonaldo di Pasquale e Candida Campagnolo, capostipite del ramo di Cà Rainati (moglie di Boffo Felice)

Libro degli atti di nascita della parrocchia di S. Rocco del luogo di Casoni

Nata il 9 Aprile 1849 alle ore 9 antim.e e battezzata il giorno seguente (d. Pietro Zanardi parroco), 
(nome) Angela, legittima, di Campagnolo Candida nata in Rosà domiciliata in Casoni figlia di Valentino, e Bonaldo Pasquale del fu Antonio, nato e domiciliato in Casoni. maritati in S. Croce di Bassano li 29 novembre 1843, cattolici entrambi, villici, (padrini) Farronato Francesco e Pin Maria di Casoni, villici, li padrini illetterati, levatrice Giustina Fiatter di Casoni.





atto di battesimo di Gaetano Arcangelo Bordignon di Giovanni Maria e Lucia Boffo

Parrocchia di Casoni (di Mussolente)

Li 30 Dicembre 1895

Bordignon Gaetano Arcangelo figlio dei sig. Giovanni Maria di Gaetano, e Boffo Lucia di Felice, maritati a S. Zenone il dì 20 febbraio 1895, villici qui domiciliati, nacque ieri ventinove dicembre 1895 novantacinque alle 9 ½ pom., ed oggi trenta corr. fu battezzato dal sottoscritto essendo padrino Boffo Giovanni di Felice di S. Zenone degli Ezzelini, e madrina Bordignon Orsola moglie di Pietro di qui, e levatrice .... Dalla Rosa Teresa appr. di qui.

Parroco d. Ant. Pavan




martedì 17 dicembre 2019

atto di nascita di Maria Margherita Bordignon di Giovanni Maria e di Lucia Boffo

L'anno milleottocento novantanove addì tre di febbraio a ore pomeridiane quattro, nella casa comunale  avanti di me.........uffiziale dello stato civile del comune di Mussolente, è comparso Bordignon Giovanni Maria di Gaetano  di anni ventinove, villico, domiciliato in Casoni di Mussolente, il quale mi ha dichiarato che alle ore pomeridiane due  del dì trentuno dello scorso mese, nella casa posta in via Capovilla al numero trentatre, da Boffo Lucia di Felice, di anni venticinque, sua moglie, villica, seco lui convivente,  è nato un bambino di sesso femminile che non mi presenta, e a cui da il nome di Maria Margherita.
A quanto sopra e a questo atto sono stati presenti quali testimoni Mattaroli Alfeo di anni cinquantanove, organista, e Zanandrea Giovanni di anni cinquantacinque stradino, entrambi residenti in questo comune. Ho dispensato il dichiarante dal presentarmi la bambina suddetta a ragion della distanza e del tempo cattivo, e mi sono altrimenti accertato della verità della nascita.
Letto il presente atto agli intervenuti lo hanno essi con me sottoscritto.




atto di nascita di Gaetano Innocente Bordignon di Giovanni Maria e Lucia Boffo

L'anno milleottocento novantasette addì diciannove di marzo a ore antimeridiane undici e minuti trenta, nella casa comunale  avanti di me.........uffiziale dello stato civile del comune di Mussolente, è comparso Bordignon Gio. Maria di Gaetano  di anni ventisette, villico, domiciliato in Casoni di qui, il quale mi ha dichiarato che alle ore antimeridiane una  del dì sedici del corrente mese, nella casa posta in via Capovilla al numero trentatre, dalla Boffo Lucia di Felice, di anni ventitre, sua moglie, villica, seco lui convivente,  è nato un bambino di sesso maschile che non mi presenta, e a cui da il nome di Gaetano Innocente.
A quanto sopra e a questo atto sono stati presenti quali testimoni Mattaroli Alfeo di anni cinquantasei, organista, e Fietta Domenico di anni quarantasette cursore, entrambi residenti in questo comune. Ho dispensato il dichiarante dal presentarmi il bambino suddetto a ragion della troppa distanza, e mi sono altrimenti accertato della verità della nascita.
Letto il presente atto agli intervenuti essi meco si sottoscrivono.


atto di nascita di Giovanna Boffo di Domenico e Giuditta Guerra

L'anno milleottocento ottantuno addì ventiquattro di marzo a ore antimeridiane nove e minuti quindici, nella casa comunale avanti di me............uffiziale dello stato civile del comune di S. Zenone degli Ezzelini, è comparso Boffo Domenico di anni quarantasette, villico, domiciliato in questo comune, il quale mi ha dichiarato che alle ore antimeridiane quattro e minuti trenta del dì ventiquattro del corrente mese, nella casa posta in via mezzo di sopra al numero quarantasette, da Guerra Giuditta , sua moglie, villica, seco lui convivente, è nato un bambino di sesso femminino che egli mi presenta, e a cui da il nome di Giovanna.
A quanto sopra e a questo atto sono stati presenti quali testimoni Mario Agostini di anni ventitre segretario, e Zardo Giuseppe di anni trentadue maestro, entrambi residenti in questo comune.
Letto il seguente atto agli intervenuti, l'hanno questi meco sottoscritto, meno il dichiarante Boffo Domenico perchè illetterato, come asserisce.

Nota a margine: il 10.03.1907 ha celebrato matrimonio con Carlesso Giovanni nel comune di S. Zenone........



sabato 14 dicembre 2019

atto di nascita di Bortolo Boffo di Domenico e Giuditta Guerra

L'anno milleottocento ottantacinque, addì sette maggio a ore antimeridiane dieci e minuti venti, nella casa comunale avanti a me......uffiziale dello stato civile del comune di S. Zenone degli Ezzelini, è comparso Boffo Domenico di anni quarantotto, villico, domiciliato in questo comune, il quale mi ha dichiarato che alle ore antimeridiane  due del dì sette  del corrente mese, nella casa posta in via mezzo di sopra al numero sessantadue, da Guerra Giuditta, sua moglie, villica, seco lui convivente, è nato un bambino di sesso maschile che egli mi presenta, e a cui da il nome di Bortolo.
A quanto sopra e a questo atto sono stati presenti quali testimoni Agostini Mario di anni ventisette segretario e Garisio Silvio di anni cinquantatre ..., entrambi residenti in questo comune.
Letto il presente atto agli intervenuti, l'hanno questi meco sottoscritto, meno il dichiarante Boffo Domenico.... illetterato.


atto di matrimonio tra Giovanni Maria Bordignon di Gaetano e Maria Boffo detta Lucia di Felice

Premessa: dal post precedente possiamo notare che Maria Boffo detta successivamente Lucia (per logica supposizione), nacque il 16 aprile 1879, mentre qui  risulta che alla data del suo matrimonio del 21 aprile 1895, la stessa dichiara di avere 21 anni (cioè la maggiore età) anzichè 16 anni. Per ogni nascita dei suoi figli succederà poi la stessa cosa: verranno dichiarati sempre 5 anni in più.

L'anno milleottocento novantacinque addì ventitre di aprile a ore pomeridiane l'una e minuti nulla,
il sottoscritto Favero Antonio fu Antonio assessore anziano facente le veci del Sindaco rinunziante, ufficiale dello stato civile in questo comune (di Mussolente), avendo ricevuto oggi dal signor collega di San Zenone degli Ezzelini copia autentica dell'atto di matrimonio ivi celebrato fra Bordignon Gio. Maria e Boffo Lucia, ho per intero ed esattamente trascritto la copia suddetta che è del tenore seguente.
Ufficio dello stato civile - comune di S. Zenone degli Ezzelini - provincia di Treviso. Estratto del registro degli atti di matrimonio dell'anno 1895 al progressivo n. 16.
L'anno milleottocento novantacinque addì ventuno di aprile a ore antimeridiane otto e minuti quaranta nella casa comunale di S. Zenone aperta al pubblico,
avanti di me Tedesco Francesco assessore anziano in assenza del Sindaco, ufficiale dello stato civile, vestito in forma ufficiale, sono personalmente comparsi: I° Bordignon Giov. Maria di anni venticinque, possidente, nato in Mussolente, residente in Mussolente, figlio di Gaetano, residente in Mussolente, e di Facchinello Margherita residente in Mussolente, 2° Boffo Lucia, di anni ventuno, villica, nata in S. Zenone, residente in S. Zenone, figlia di Felice residente in S. Zenone, e di Bonaldo Angela residente in S. Zenone, i quali mi hanno richiesto di unirli in matrimonio;  a questo effetto mi hanno presentato i documenti sottoscritti, e dall'esame di questi, nonchè di quelli già prodotti all'atto della richiesta delle pubblicazioni, i quali tutti muniti del mio visto, inserisco nel volume degli allegati a questo registro, risultandomi nulla ostare alla celebrazione del loro matrimonio, ho letto agli sposi gli articoli 130, 131, e 132 del codice civile, e quindi ho domandato allo sposo se intende di prendere in moglie la qui presente  Boffo Lucia, e a questa se intende di prendere in marito il qui presente  Bordignon Gio. Maria, ed avendomi ciascuno risposto affermativamente a piena intelligenza anche dei testimoni sotto indicati, ho pronunciato in nome della legge che i medesimi sono uniti in matrimonio. A quest'atto sono stati presenti: Vignola Sebastiano di anni trentaquattro segretario, e Gazzola Marco di anni  cinquantatre villico, entrambi residenti in questo comune. I documenti presentatimi sono i certificati delle pubblicazioni da me eseguite nelle due  domeniche trentuno marzo e sette aprile corrente e di quelle eseguite dall'ufficiale dello stato civile di Mussolente, diciassette e ventiquattro marzo prossimo passato.
Ho constatato che lo sposo non è in attività di servizio militare.
Letto il presente atto agli intervenuti che lo hanno meco sottoscritto.





venerdì 13 dicembre 2019

atto di nascita di Maria Boffo detta Lucia di Felice e Angela Bonaldo

L'anno milleottocento settantanove addì diciannove di aprile a ore antimeridiane dieci e minuti quaranta, nella casa comunale avanti di me.............uffiziale dello stato civile del comune di S. Zenone degli Ezzelini è comparso Boffo Felice di anni trentasei, villico, domiciliato in questo comune, il quale mi ha dichiarato che alle ore pomeridiane sette e minuti quarantacinque del dì sedici  del corrente mese, nella casa posta in via mezzo di sotto al numero dieci , da Angela Bonaldo  sua moglie, villica,  seco lui convivente, è nato un bambino di sesso feminino che egli mi presenta, e a cui da il nome di Maria.
A quanto sopra e a questo atto sono stati presenti quali testimoni Mario Agostini di anni ventuno segretario e Zardo Giuseppe di anni trenta maestro, entrambi residenti in questo comune.
Letto il presente atto agli intervenuti, l'hanno questi meco sottoscritto, meno il dichiarante Boffo Felice perchè illetterato, come asserisce non può firmarsi.



giovedì 12 dicembre 2019

quando la denominazione del comune di San Zenone diventò San Zenone degli Ezzelini

Il predicato Degli Ezzelini è stato deliberato dal consiglio comunale il 15-2-1867 e approvato con Regio Decreto 10-11-1867, n. 4098








atto di nascita di Domenico Boffo, di Felice e Angela Bonaldo

L'anno milleottocento settantasette addì nove marzo a ore pomeridiane tre nella casa comunale avanti di me........uffiziale dello stato civile del comune di San Zenone degli Ezzelini, è comparso Boffo Felice di anni trentatre, villico, domiciliato in questo comune, il quale mi ha dichiarato che alle ore antimeridiane una del dì sei del corrente mese, nella casa posta in frazione mezzo di sotto al numero dieci, da Bonaldo Angela sua moglie, villica, seco lui convivente, è nato un bambino di sesso mascolino che egli mi presenta, e a cui da il nome di Domenico.
A quanto sopra  e a questo atto sono stati presenti quali testimoni Boaro Giovanni Battista di anni ventitre, maestro, e Zardo Giuseppe di anni ventotto, maestro, entrambi residenti in questo comune.
Letto il presente atto agli intervenuti, l'hanno questi meco sottoscritto, ad eccezione del dichiarante Boffo Felice perchè illetterato come asserisce.

Nota a margine:
Il 25.06.1927 ha celebrato matrimonio con Mazzarolo Angela nel comune di S. Zenone .....


atto di morte di Caterina Boffo di Pietro e Pasqua Perizzolo

L'anno milleottocento novantadue addì trentuno di marzo a ore antimeridiane otto e minuti venti, nella casa comunale avanti di me.........uffiziale dello stato civile del comune di Mussolente, sono comparsi Cuccarollo Valentino di anni quarantatre villico, domiciliato in Casoni di qui, e Ferraro Pietro di anni trentanove villico domiciliato in Casoni stesso, i quali mi hanno dichiarato che a ore antimeridiane due di oggidì nella casa posta in via Morta al numero novantasette, è morta Boffo Caterina di anni sessantanove, villica, residente in Casoni di Mussolente, nata in S. Zenone dal fu Pietro, era villico, domiciliato in vita a S. Zenone, e dalla fu Perizzolo Pasqua, era villica, domiciliata in vita a S. Zenone, moglie a Pellizer Pietro.
A quest'atto sono stati presenti quali testimoni Zietter Domenico di anni quarantadue, cursore, e Vignola Antonio di anni trentanove, maestro, ambi residenti in questo comune. Letto il presente atto a tutti gli intervenuti, essi meco si sottoscrivono.


mercoledì 11 dicembre 2019

atto di nascita di Domenica Pellizzari figlia di Giovanni Battista e di Caterina Bavaresco, futura moglie di Abramo Boffo di cui il precedente post

L'anno milleottocentosettanta sette addì sedici di febbraio a ore antimeridiane dieci nella casa comunale avanti di me .............uffiziale dello stato civile  del comune di San Zenone degli Ezzelini, è comparso Pellizzari Gio. Battista  di anni trentacinque , possidente, domiciliato  in questo comune, il quale mi ha dichiarato che alle ore pomeridiane due del dì di ieri del corrente mese, nella casa posta in frazione Sopra Castello al numero trentadue , da Bavaresco Caterina  sua moglie, attendente a casa, seco lui convivente, è nato un bambino di sesso feminino che egli mi presenta, ed a cui da il nome di Domenica, e che è gemello con altro cui concerne l'atto seguente.
A quanto sopra e a questo atto sono stati presenti quali testimoni Boaro Giovanni Battista di anni ventitre maestro e Zardo Giuseppe di anni ventotto maestro, entrambi residenti in questo comune.
Lo stesso dichiarante mi ha inoltre attestato che il bambino predetto è il primo nato.
Letto il presente atto agli intervenuti , l'hanno questi meco sottoscritto.

segue l'atto del gemello di nome Domenico.





atto di nascita di Abramo Boffo di Felice e Angela Bonaldo

L'anno milleottocento ottantauno addì ventitre di febbraio a ore undici e minuti trentacinque , nella casa comunale avanti di me ........uffiziale dello stato civile del comune di S. Zenone degli Ezzelini è comparso Boffo Felice di anni trentasei, villico, domiciliato in questo comune , il quale mi ha dichiarato che alle ore pomeridiane undici e minuti trenta del dì ventuno del corrente mese, nella casa posta in via mezzo di sotto al numero dieci, da Bonaldo Angela sua moglie , villica,  seco lui convivente,  è nato un bambino di sesso mascolino che egli mi presenta, e a cui da il nome di Abramo.
A quanto sopra e a questo atto sono stati presenti quali testimoni Mario Agostini di anni ventitre segretario, e Zardo Giuseppe di anni trentadue maestro, entrambi residenti in questo comune.
Letto il presente atto agli intervenuti, lo hanno questi meco sottoscritto, meno il dichiarante Boffo Felice perchè illetterato, come asserisce.


martedì 10 dicembre 2019

uno sguardo alla società rurale di questa antica Italia

da Gli scrittori e la storia,  di Ugo Dotti

Sia le famiglie mezzadrili sia quelle assai più povere dei braccianti non vivevano nei paesi; vivevano in case coloniche sparse nei poderi e i loro componenti erano impegnati da mattina a sera nel lavoro dei campi: i matrimoni, le processioni o i funerali rappresentavano gli unici svaghi. La struttura di queste famiglie era in genere multipla e verticale, nel senso che più coppie sposate e più di due generazioni vivevano sotto lo stesso tetto. Le donne erano in una posizione del tutto subordinata essendo il regime familiare tipicamente patriarcale. I loro compiti erano parecchi e portavano via tempo: bisognava accendere e alimentare il fuoco, preparare da mangiare, portare l'acqua in casa. E bisognava (accudire i figli), filare, tessere, aiutare a costruire scope, sedie, funi, i più diversi attrezzi da lavoro. Era insomma un mondo statico, quasi senza rapporti con gli altri, tanto da sembrar confermate le famose annotazioni di Marx sui contadini simili a patate dentro i sacchi, entità isomorfe senza contatti tra loro.
(E la civiltà contadina non cambiò fino al secondo dopoguerra.)
Lo scrittore Ferdinando Camon si immerge e torna ad identificarsi in una comunità rurale nella seconda e terza parte del romanzo d'esordio "Il quinto stato". Gran parte della narrazione viene tessuta in modo fortemente emblematico sul racconto di ciò che significò, per lui e i suoi familiari, l'aver dovuto ospitare in casa propria (nel padovano)  per circa sette mesi una giovane ragazza che, figlia di operai della periferia di Rovigo sommersa dall'alluvione, era rimasta senza abitazione. Fu come l'ingresso della vita civile nella tana di uomini semi-bestie ed ecco come Camon, con un tono tra lo sconcerto e la stupefazione, passa a descriverlo.
     <A partire da quel momento le memorie mi si confondono perchè della Patrizia ricordo troppe cose, e cioè tutto quello che lei fece in casa nostra per quel mezzo anno in cui ci rimase. A cominciare dalla prima volta che si sedette a tavola e disse: "buon appetito" e noi restammo lì interdetti col cucchiaio in mano non sapendo cosa rispondere, finchè mia madre le sorrise e allora tutti le sorridemmo tranne mio padre che non sorride mai. Ma proprio perchè quei ricordi furono vissuti a fondo mi hanno bruciato la memoria e non riesco più a collocarli nella loro successione.
Posso dire soltanto che tutto da allora cambiò, non soltanto a casa nostra ma in ogni famiglia del paese.>

lunedì 9 dicembre 2019

della figlia di Antonio Boffo e Maria Possagnolo da Castelcucco nata priva di vita, 1808

Dipartimento del Tagliamento distretto di Bassano cantone di Asolo comune di Castelcucco, il giorno diciassette febbraio milleottocento otto il sottoscritto ufficiale dello stato civile dietro avviso pervenutogli si è trasferito al luogo dell'abitazione di Antonio Boffo nel comune di Castelcucco suddetto, dove le fu presentato da Caterina Zanesco moglie di Bastian Michielon dell'età di anni quarantotto circa, di professione obstetrice, domiciliata nel comune di Castelcucco suddetto, un infante di sesso feminino, uscito dal ventre materno privo di vita. La predetta Caterina Zanesco ha pure dichiarato che il predetto infante è sortito dal ventre materno privo di vita  nel giorno diciassette febbraio milleottocento otto alle ore undici antimeridiane nell'abitazione del predetto Antonio Boffo nel comune di Castelcucco suddetto. Testimoni alla presentazione e ricognizione furono Liberal dall'Armi dell'età di anni quarantanove, di professione tessitore, domiciliato nel comune di Castelcucco, e Pietro Boaro dell'età di anni cinquantuno di professione agricoltore, domiciliato nel comune di Castelcucco suddetto, quali testimoni unitamente dichiarano di non essere parenti in alcun grado .....colla defunta predetta, e che li genitori della stessa sono Antonio Boffo suddetto dell'età di anni quarantasette  di professione agricoltore, e Maria Possagnolo dell'età di anni quaranta di professione agricoltrice jugali, ambidue domiciliati nel comune di Castelcucco suddetto. Ed il presente atto fu letto alla presentante, ed alli testimoni dal sottoscritto ufficiale dello stato civile.


atto di morte di Giovanna Boffo di Giovanni e Caterina Bresolin, 1807

Dipartimento del Tagliamento cantone di Asolo comune di S. Zenon, lunedì li dodici del mese di gennaio dell'anno mille ottocento sette, il sottoscritto ufficial dello stato civile, all'avviso pervenutogli si è trasferito all'abitazione di Angelo Favero detto Mostacchi in questo comune, nel colmel di Caozocco, ove riconobbe il cadavere di Giovanna Boffo morta ieridì alle ore sei pomeridiane in detta abitazione, nell'età di anni settanta. Presenti alla ricognizione furono li Pietro de Zottis dell'età di anni ventiquattro di professione fabbro, abitante in S. Zenon, ed Angelo Lorenzin detto Tignale dell'età di circa anni trentotto di professione ......, abitante in S. Zenon.
Li quali testimoni unitamente dichiarano essere la detta defunta Giovanna nata in S. Zenon dal decesso Zuanne Boffo e dalla decessa Caterina Bresolin jugali, tutti di villica professione, e che fu maritata col suddetto Angelo Favero qm Giuseppe.
L'atto presente fu letto alli presenti testimoni.


atto di morte di Maria Boffo di Giovanni e Caterina Bresolin, 1809

Regno d'Italia dipartimento del Bacchiglione distretto di Bassano cantone di Asolo comune di Santo Zenone Liedolo, giorno di domenica undici del mese di febbraio dell'anno milleottocento nove alle ore undici antimeridiane l'ufficial dello stato civile del comune suddetto, dietro avviso pervenutogli si è trasferito nel colmel Caozocco nell'abitazione di Zuanne Cucarollo ove ha riconosciuto il cadavere di Maria Boffo morta ieri alle ore sette pomeridiane  nell'età di anni cinquanta, era ammogliata con Zuanne Cucarollo esercitava la villica professione, domiciliava in questo comune.
Presenti a detta ricognizione furono li Zuanne Cucarollo di anni cinquantaquattro villico di professione coniuge della defunta predetta, e Sebastiano Cucarollo di anni ventinove figlio della stessa defunta domestico di professione ambi domiciliati in questo comune. Quali testimoni unitamente dichiarano esser nata la defunta predetta nel comune di San Zenone colmello Caozocco nell'abitazione del fu Zuanne Boffo da Zuanne Boffo medesimo e dalla fu Caterina Bresolin di lui moglie ambi esercitavano la professione villica  domiciliavano in Santo Zenone.
L'atto presente fu letto ai testimoni medesimi quali dissero di esser ambi illetterati.


atto di morte di Maria Boffo di Giovanni e Antonia Cinel, 1814

Dipartimento del Bacchiglione, distretto di Bassano cantone di Asolo comune di Santo Zenone Liedolo, giorno di martedì quattro gennaio milleottocento quattordici alle ore dieci antimeridiane il sottoscritto ufficiale dello stato civile dietro avviso pervenutogli si è trasferito all'abitazione della famiglia Perizzolo situata in questo comune, ove ha riconosciuto il cadavere di Maria Boffo morta nel giorno di ieri alle ore dieci pomeridiane in età di anni settanta. Testimoni alla detta ricognizione furono Luigi di anni trentadue e Vicenzo di anni ventotto fratelli figli del fu Giovanni, agricoli di professione, domiciliati in questo comune. Quali testimoni unitamente dichiarano che la detta defunta Maria Boffo era nata in San Zenon dalli furono Giovanni Boffo e Antonia Cinel jugali, ed era vedova del fu Andrea Battocchio.
L'atto presente fu letto alli testimoni suddetti e da essi fu firmato.
Colbertaldo ufficiale civile.


domenica 1 dicembre 2019

della figura di Domenico Boffo, nonno di Felice Boffo capostipite di Cà Rainati

Nel 1808 aveva dimora nel Colmello (Contrada) di Sopra Castello a San Zenone. Ciò è riportato nell'atto di nascita del figlio Felice.
La via Sopracastello esiste tuttora e si raggiunge facilmente dal centro di S. Zenone (distanza 1,4 km) lungo la strada pedemontana in direzione nord, accanto a Villa Albrizzi o degli Armeni (già Albrizzi Marini).
Difficile argomentare se a quel tempo la posizione collinare era preferita dal popolo comune rispetto la zona pianeggiante, sicuramente i (pochi) nobili e ricchi costruivano le loro dimore in zone sopraelevate.
Notiamo altresì dagli atti che Domenico era letterato, cioè sapeva leggere e scrivere e poneva la propria firma quando veniva chiamato in causa in veste di testimone. A quel tempo e siamo intorno al 1770 imparare a scrivere era privilegio di pochissimi. Pensiamo che cento anni dopo nel 1871 in provincia di Vicenza la percentuale di analfabeti era del 68% con netta prevalenza di donne.
Qui alcune sue firme, sicuramente due sono somiglianti tra loro.

Possiamo dire che era nato nell'anno 1764 oppure 1765, Da quattro documenti che abbiamo trovato, due atti di nascita dei propri figli, un atto di morte della nipote, e un atto di matrimonio di due compaesani, abbiamo quattro diverse età di Domenico.
Gli stessi documenti lo indicano per tre volte "villico" e per una volta "campanaio" cioè campanaro.
Non sappiamo se Domenico fosse possidente (della propria terra) o bracciante, ma sicuramente tentò di migliorare negli anni la sua condizione economica. E probabilmente ci riuscì. Possiamo di certo affermare che il nipote Felice nato nel 1844 (ns capostipite) aveva il possesso delle proprie terre.
Da ultimo vediamo quali mestieri svolgevano i testimoni negli atti di nascita di alcuni suoi figli e nell'atto di matrimonio della figlia Maria Maddalena: falegname-calzolaio-villico-cursore (messo comunale)-orefice-domestico.
A nostro parere una significativa dimostrazione della sua capacità di relazione con persone di ceto "medio".

albero genealogico di Cecilia Maria Boffo di Francesco e Maria Luigia Tedesco, di Ca' Rainati (S. Zenone degli Ezzelini - TV)

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